ore 10:00-13:00
60° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI MARIO TCHOU
Allora e oggi: L’informatica in Piemonte e in Europa,
una riflessione per la Conferenza sul Futuro dell’ Europa
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BIBLIOTECA GINZBURG, Via Lombroso 16, Torino
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Con la collaborazione di:
-Movimento Europeo;
-Olivettiana;
-ANGI
-Rivista “Culture Digitali”
La corsa alla leadership nelle nuove tecnologie, attualmente aperta fra le diverse aree del mondo, e, in particolare, fra Stati Uniti e Cina, vede l’ Europa in una posizione di grande debolezza, non diversa da quella degli Anni ’50 e ’60, quando si era svolta l’avventura della Olivetti, la quale, con una tempistica eccezionale, aveva anticipato, con i suoi prodotti ma soprattutto con la sua cultura umanistico-digitale, i temi che sono oggi al centro dell’attenzione generale.
Ora come allora, la consapevolezza complessità della transizione digitale e la sua centralità nello sviluppo delle società contemporanee faticano a farsi strada in diversi ambienti, che si attardano in visioni della società, dell’ economia e della tecnologia, che erano proprie piuttosto del secolo scorso, ma, oggi non hanno più ragione d’essere.
Una riflessione storica su quegli anni, sul significato delle proposte di Olivetti e di Tchou, sui motivi della interruzione del loro esperimento, potrebbero essere molto utili per comprendere il momento che stiamo vivendo oggi, quando, al momento dell’apogeo delle fortune dei GAFAM americani e dei BATX cinesi, l’ Unione Europea ambirebbe a proporsi quale “Trendsetter del dibattito mondiale” in campo digitale.
Soprattutto centrale per la definizione di una via europea al digitale è la sintesi di cultura e tecnologia digitale sperimentata alla Olivetti negli anni di Adriano Olivetti e di Mario Tchou.
La singolare vicenda dell’ Istituto Italiano dell’ Intelligenza Artificiale, relativamente al quale i successivi Governi italiani hanno compiuto una spettacolare retromarcia, ci fa riflettere sugli eventi di quegli anni, con la nascita (subito abortita) di una “Silicon Valley italiana”: la formazione di un eccezionale team d’intellettuali, scienziati e tecnologi (di cui Tchou fu il più brillante rappresentante); la progettazione di due prodotti d’avanguardia e di grande successo commerciale, interrotti per l’ incomprensione di parte degli stakeholders, dalla morte dei due protagonisti, Olivetti e Tchou, e dalle radicali trasformazioni dell’azienda.
Oggi come allora, l’Italia sembra non comprendere che la società del 21° secolo ha come cuore pulsante il digitale, e che, di conseguenza, nessun Paese del mondo, e meno che mai coloro che, come l’ Italia e l’ Europa, si pretendono all’ avanguardia, possono permettersi di trascurare questo centrale elemento della cultura, della scienza, dell’ economia, della società e della tecnologia contemporanee.
PROGRAMMA
Ore 10,00:Inizio dei lavori; Saluti dei promotori e delle Autorità
Ore 10,15: Intervento di Pier Virgilio Dastoli sulla Conferenza sul Futuro dell’ Europa
Ore 10,30: Contributo storico dell’Associazione “Olivettiana” (Rebaudengo, Chili, Gentile Melandri,Rizzoli, Renzi)
Ore 11,15: Roberto Saracco, Il digitale ieri e oggi
Ore 11, 40 Germano Paini, L’impatto-tecnoculturale
Ore 12,10 Contributi dei rappresentanti delle Istituzioni
Ore 12,30 Domande e dibattito
Modera Marco Margrita