Il nuovo team del Presidente Trump è talmente iperattivo, che si fatica a discernere i contorni precisi del suo pensiero politico, del suo programma e della sua azione. Di converso, l’opinione pubblica in Europa è così vecchia e stantia, che fa fatica a comprendere tutto ciò che non si inserisca nelle ideologie otto-novecentesca che i gerontocrati al potere hanno imparato a scuola 50 anni fa.
Noi seguiamo e ci limitiamo a segnalare gli aspetti più salienti e importanti per noi.
C’è stata innanzitutto una discussione a distanza che ha visto coinvolti, da una parte, il vice-presidente americano James David Vance e, dall’altra, addirittura Papa Francesco. E’ accaduto che, in un’intervista all’emittente americana Fox, Vance, volendo giustificare la politica di Trump sull’immigrazione, ha ricordato il cosiddetto “Ordo amoris”, la gerarchia della carità, discussa fra i Dottori della Chiesa, per cui “l’amore per il vicino precede quello per il lontano”. Concetto, tra l’altro, attaccato per altro direttamente da Nietzsche, il quale favoriva invece “l’amore per i più lontani” (“Fernstenliebe”).
1.“Ordo Amoris”
Vance, convertito al Cattolicesimo da una decina di anni, si inserisce abilmente nelle attuali speculazioni sul futuro della Chiesa dopo Papa Francesco. A meno che il discorso non gli sia stato scritto, come si mormora, da Tucker Carlson, un giornalista particolarmente brillante che si è molto adoperato per un incontro fra Trump e Putin.
Secondo Agostino e Tommaso, la carità deve avere un ordine, una gerarchia. Non tutti i beni hanno lo stesso valore, e, per questo, devono essere amati secondo il loro giusto ordine (“ordo”). Questo significa che esiste una gerarchia dell’amore, in cui i beni superiori devono essere amati più di quelli inferiori. Dio è il bene supremo dell’universo, poi vengono l’amore di sé e quello del prossimo, dove l’amore di sé precede quello del prossimo. Infatti, come scrive Sant’Agostino: «Se non sai amare te stesso, come potrai amare veramente il prossimo?». Per questa ragione dobbiamo amare il bene spirituale della nostra anima, più ancora di quello del prossimo, ma dobbiamo amare il bene spirituale del prossimo più del bene del nostro corpo, che è un bene di natura inferiore a quello spirituale.
L’amore che si può legittimamente avere verso i beni materiali e temporali è l’ultimo nell’ordine. Anche in questo caso tali beni, devono essere amati in quanto strumenti per raggiungere Dio, non come fini in sé stessi.
Nella carità verso il prossimo esiste poi una seconda scala gerarchica. Sul piano naturale, bisogna amare di più la nostra famiglia, quindi i nostri compatrioti e poi, tutti gli altri, a cerchi concentrici. Nella famiglia l’ordine oggettivo reclama il primo posto ai genitori, ai quali dopo Dio dobbiamo la vita. Questo non impedisce che, di fatto, sul piano soggettivo, si possa amare con maggiore intensità la sposa o i figli invece dei genitori.
Per San Tommaso, l’”ordo amoris” non è solo una questione morale, ma una struttura ontologica che riflette l’ordine stesso del creato. Naturalmente noi possiamo amare il nostro prossimo per motivi diversi dall’amore di Dio. Ecco che allora il nostro amore diviene disordinato. Il nostro amore è ordinato o disordinato a seconda se è fondato sull’amore di Dio e dunque sul rispetto e sull’amore della sua legge.
Si tratta di una descrizione corretta delle società “tradizionali” (non solo cristiane, ma anche ebraiche e islamiche9, fondate sulla fede dell’immutabilità dei grandi principi (che, per altro, è messa profondamente in crisi proprio da quel postumanesimo di cui la presidenza Trump costituisce l’ espressione politica).
Papa Francesco ha replicato indirettamente a Vance il 10 febbraio, in una lettera ai vescovi degli Stati Uniti, ribadendo il primato dell’amore verso i migranti e ai rifugiati: «Il vero “ordo amoris” che occorre promuovere – ha detto il Papa – è quello che scopriamo meditando costantemente la parabola del ‘Buon Samaritano’ (cfr. Lc 10, 25-37), ovvero meditando sull’amore che costruisce una fratellanza aperta a tutti, senza eccezioni».
E’ chiaro che questa disputa teologica è un po’ una copertura di due diverse posizioni geopolitiche: Vance rivendica la legittimità del “sacro egoismo” dei Nordamericani, mentre Papa Francesco identifica nei migranti i “poveri” che debbono essere aiutati. Anche se, su questo punto, c’è forse un po’ di esagerazione, almeno in Europa, perché di fatto intorno al Mediterraneo solo una minoranza relativamente benestante può “permettersi” le pur difficili e rischiose forme di emigrazione clandestina verso il nostro Continente (che comunque richiedono come minimo un investimento di qualche migliaio di Euro). Capiamo che, invece, in America, la polemica, particolarmente viva con il Messico, ha una diversa consistenza, perché i migranti sono in realtà dei Latinoamericani che cercano di reinsediarsi all’interno dell’antico “Virreinato de Nueva Espana”, occupato dagli USA dopo la guerra con il Messico, e che, secondo il Trattato di Guadalupe Hidalgo, avrebbe dovuto rimanere un paese ispanofono. Spesso, sono anche di ascendenza india, quindi, totalmente autoctona. Cercano di ottenere un “diritto al ritorno”, come quello rivendicato da Israeliani e Palestinesi. In questo senso essi rientrano nella lotta della “Maggioranza del Mondo” contro la “Società dell’ 1%”; per questo, rappresentano, agli occhi di Francesco, quelle “periferie con cui egli si identifica. Il muro fra USA e Messico è in realtà un muro costruito arbitrariamente all’ interno del grande spazio latinoamericano (la Patria Grande), per dividere i Latinoamericani e perpetuare la loro dipendenza dai WASPS. Come il Muro di Berlino era fatto per dividere i Tedeschi e perpetuare la subordinazione dell’Europa, che neppure ora è stata superata.
Sarebbe ora che anche la Chiesa fosse più esplicita nelle sue scelte di civiltà e nelle loro argomentazioni teologiche, perché, adesso, il disorientamento culturale dei fedeli è inevitabile.
Più in generale, il discorso sull’ “Ordo Amoris” può essere interpretato come la versione cristiana di quel fenomeno di “dematerializzazione” delle primitive istanze millenaristiche che ha interessato un po’ tutte le religioni (come il Buddhismo Hinayana, l’Ebraismo Halakhico e il quietismo islamico). Una dematerializzazione che ha dominato tutte le religioni attualmente esistenti prima della loro recente reinterpretazione materialistica (la Religione come “educazione dell’ Umanità”).
A noi sembra che, tanto l’ideologia MAGA, quanto le retoriche buonistiche delle Chiese e dei governi occidentali, si inseriscano perfettamente in questa “teologia materialistica”, che è il volto culturale della presa del potere da parte delle Macchine Intelligenti. Anche Vance è in gran parte un prodotto, e comunque l’espressione politica, dei guru dell’informatica, che circondano letteralmente Trump, e, sulla scia di Fiodorov e di Tsiolkovskij, pensano che la realizzazione delle profezie delle religioni (in primis la Resurrezione della carne e l’ascesa al Regno dei Cieli) si realizzeranno grazie alle nuove tecnologie e alla conquista dello Spazio..
Questo è comunque un dibattito inaggirabile, come dimostra il fatto che le scelte di carattere sociale sottese per esempio al dibattito sull’ immigrazione non hanno ancora, ad oggi, alcuna seria base concettuale.
Riportiamo qui di seguito in Italiano il discorso di Vance a Monaco, di cui tutti parlano, ma che ben pochi hanno letto:

2.Verbale del discorso del Vice-Presidente Vance alla Conferenza di Monaco sulla Sicurezza
“Grazie e grazie a tutti i convenuti e alle personalità e ai professionisti dei media, e grazie in particolar modo agli organizzatori della Conferenza di Monaco sulla Sicurezza per essere stati in grado di organizzare un evento così grandioso.Siamo ovviamente entusiasti di essere qui; siamo felici di essere qui.
E’ fantastico essere di nuovo in Germania.
Una delle cose di cui volevo parlare oggi sono e i nostri valori condivisi
Come avete sentito prima, ero qui l’anno scorso come senatore degli Stati Uniti:ho incontrato il ministro degli Esteri-scusate-, il ministro degli Esteri, e scherzavamo sul fatto che entrambi l’anno scorso avevamo lavori diversi da quelli che abbiamo ora, ma ora è il momento per i nostri paesi, per tutti noi che siamo stati così fortunati da ricevere dai nostri popoli un mandato politico, di usarlo saggiamente per migliorare le nostre vite.
Voglio dire che sono stato fortunato a poter trascorrere, nelle ultime 24 ore di questo soggiorno, un po’ di tempo fuori dai locali della conferenza, rimanendo molto colpito dall’ospitalità delle persone, anche se stanno rimettendosi dallo shock dell’orribile attacco di ieri.
Sono sempre rimasto a Monaco, con mia moglie che è qui con me oggi per un viaggio personale.Ho sempre amato la città e la sua gente.Siamo molto commossi e i nostri pensieri e le nostre preghiere sono con Monaco e tutti coloro che sono stati colpiti dal male inflitto a questa splendida comunità.Stiamo pensando a voi, stiamo pregando per voi e sicuramente faremo il tifo per voi nei giorni e nelle settimane a venire.
Spero che non sia l’ultimo applauso che riceverò.Siamo riuniti in questa conferenza per discutere di sicurezza, termine con cui normalmente intendiamo le minacce alla sicurezza esterna.
Vedo molti oggi qui riunite importanti autorità militari.Se l’amministrazione Trump è molto preoccupata per la sicurezza europea e crede che possiamo giungere a un ragionevole accordo tra Russia e Ucrain, crediamo anche che sia importante nei prossimi anni che l’Europa mobiliti in grande stile per provvedere alla propria difesa,ma la minaccia che mi preoccupa di più per l’Europa non è la Russia, non è la Cina, non è nessun altro attore esterno; ciò che mi preoccupa è la minaccia che viene dal suo interno.La minaccia ad alcuni dei suoi valori più fondamentali, valori condivisi con gli Stati Uniti d’America!
Sono rimasto colpito dal fatto che un ex commissario europeo sia andato in televisione di recente e sia sembrato felice che il governo rumeno avesse appena annullato un’intera elezione!Ha addirittura avvertito che se le cose non vanno come previsto la stessa cosa potrebbe accadere anche in Germania!Sia chiaro che queste dichiarazioni sprezzanti sono scioccanti per le orecchie americane.
Per anni ci è stato detto che tutto ciò che finanziamo e sosteniamo è in nome dei nostri valori democratici condivisi.Tutto, dalla nostra politica sull’Ucraina alla censura digitale, è pubblicizzato come una difesa della democrazia, ma quando vediamo i tribunali europei annullare elezioni e alti funzionari che minacciano di annullarne altre dovremmo chiederci se ci stiamo attenendo a uno standard adeguato, e dico noi perché fondamentalmente credo che siamo nella stessa squadra.
Dobbiamo fare di più che parlare di valori democratici. Dobbiamo viverli ora, nella memoria vivente di molti di voi.
In questa sala, la Guerra Fredda ha radunato i difensori della democrazia contro forze molto più tiranniche in questo continente, e lottando contro la censurato dei dissidenti, la chiusura delle chiese, l’ annullamento delle elezioni.Erano forze che grazie a Dio hanno perso la Guerra Fredda.E hanno perso perché non apprezzavano né rispettavano le straordinarie benedizioni della libertà. Libertà di sorprendere, di commettere errori, di inventare, di produrre.
A quanto pare non puoi imporre per legge innovazione o creatività, così come non puoi imporre alle persone cosa devono pensare, cosa possono ascoltare o cosa devono credere.
Noi crediamo che queste cose siano strettamente collegate, e, sfortunatamente quando guardo all’Europa di ogg,i non mi è così chiaro cosa sia successo ad alcuni dei vincitori della Guerra Fredda.
Guardo a Bruxelles, dove i commissari dell’UE hanno avvertito i cittadini che intendono chiudere i social media durante i periodi di disordini civili o nel momento in cui individuano quello che i commissari giudicano essere un contenuto di odio.O ad un certo paese europeo dove la polizia ha effettuato retate contro cittadini sospettati di aver pubblicato commenti anti-femministi online come parte di una giornata di mobilitazione per combattere la misoginia su Internet. Guardo alla Svezia, dove due settimane fa il governo ha condannato un attivista cristiano per aver partecipato ai roghi del Corano, roghi che avevano portato all’omicidio di un suo amico e come ha osservato incredibilmente il giudice del suo caso, le leggi svedesi – che teoricamente garantirebbero la libertà di espressione – in realtà non la garantiscono, e cito, ‘non garantiscono un lasciapassare per fare o dire qualsiasi cosa senza rischiare di offendere un gruppo di altre convinzioni’.
Ma forse la cosa più preoccupante è che quando guardo ai nostri carissimi amici del Regno Unito, dove l’allontanamento dalla libertà di coscienza ha messo addirittura nel mirino, in particolare le fondamentali libertà religiose della Gran Bretagna.
Poco più di due anni fa il governo britannico aveva accusato Adam Smith-Conner, un fisioterapista di 51 anni e veterano dell’esercito, dell’atroce crimine di essersi fermato a 50 metri da una clinica per l’aborto e di aver pregato in silenzio per tre minuti senza ostacolare nessuno senza interagire con nessun,o pregando in silenzio da solo.Dopo che le forze dell’ordine britanniche lo hanno individuato e hanno chiesto per cosa stesse pregando Adam, ha semplicemente risposto che era per il figlio non ancora nato che lui e la sua ex fidanzata avevano abortito anni prima.Da notare che gli agenti non si sono mossi. Ma Adam è stato ritenuto colpevole di aver violato la nuova legge del governo sulle “zone cuscinetto”, che criminalizza la preghiera silenziosa e altre azioni che potrebbero influenzare la decisione di una persona entro 200 metri da una struttura per l’aborto.E’ stato condannato a pagare migliaia di sterline di spese legali per difendersi dall’accusa.
Ora vorrei poter dire che questo è stato un caso sfortunato, un esempio folle e isolato della applicazione di una legge mal scritta e che ha colpito una singola persona, ma non è così.Lo scorso ottobre, quindi solo pochi mesi fa, il governo scozzese ha iniziato a distribuire lettere ai cittadini le cui case si trovavano nelle zone identificate come “di accesso sicuro”, avvertendoli che anche la preghiera privata all’interno delle proprie case può equivalere a violare la legge!E, peggio ancora, il governo britannico ha esortato gli elettori a segnalare qualsiasi concittadino sospettato di reato di opinione.
In Gran Bretagna e in tutta Europa temo che la libertà di parola sia minacciata e, amici miei, nell’interesse della comunità, ma anche nell’interesse della verità, ammetterò che a volte le voci più forti a favore della censura non sono arrivate dall’interno dell’Europa, ma dall’interno del mio stesso paese, dove la precedente amministrazione ha minacciato e intimidito le aziende di social media per obbligarle a censurare la cosiddetta ‘disinformazione’.Censurare la ‘disinformazione’, come ad esempio l’idea che il coronavirus fosse probabilmente sorto da un laboratorio in Cina.Il nostro stesso governo ha incoraggiato le aziende private a mettere a tacere le persone che osavano pronunciare quella che si è rivelata una verità plateale.
Vengo qui da voi oggi, non solo per farvi una ramanzina, ma con una proposta.
Proprio come l’amministrazione Biden cercava disperatamente di fare pressione per mettere a tacere le persone che volevano dire la loro, vengo a dirvi che l’amministrazione Trump farà esattamente l’opposto.E spero che possiamo lavorare insieme su questo.
A Washington c’è ‘0un nuovo sceriffo in città’; sotto la guida di Donald Trump magari potremmo non essere d’accordo con certe opinioni, ma combatteremo per difendere il diritto di esprimerle nella pubblica arena.D’accordo con voi o in disaccordo, meglio se d’accordo.
Siamo arrivati al punto che la situazione è peggiorata così tanto che questo dicembre la Romania ha annullato direttamente i risultati di un’elezione presidenziale basandosi sui vaghi sospetti di un’agenzia di intelligence e sull’enorme pressione dei suoi vicini europei.E’ stato detto che la causa dell’annullamento fosse la ‘disinformazione russa’, che avrebbe infettato le elezioni rumene, ma ora chiedo a voi ‘amici europei’ di guardare a voi stessi come da fuori.Si può credere che sia sbagliato permettere alla Russia acquistare pubblicità sui social media per influenzare le vostre elezioni. Certamente, siamo d’accordo.Si può condannare questa pratica presente a livello mondiale, ma se la vostra democrazia può essere distrutta con poche centinaia di migliaia di dollari di pubblicità digitali da un paese straniero, allora come democrazia non era granchè fin dall’inizio.
Ora la buona notizia è che penso che le vostre democrazie siano sostanzialmente meno fragili di quanto molti temono e credo profondamente che permettere ai cittadini di esprimere la propria opinione le renderà ancora più forti.
Il che sfortunatamente ci riporta qui a Monaco, dove gli organizzatori di questa conferenza hanno vietato ai delegati che rappresentano i partiti populisti sia di sinistra che di destra di partecipare a questi incontri.Ora, di nuovo, non dobbiamo necessariamente essere d’accordo su tutto o su niente di ciò che la gente dice, ma quando ci sono dei rappresentanti popolari, quando ci sono dei leader politici che rappresentano un elettorato importante, siamo tenuti ad avere un dialogo con loro.
Ora, per molti di noi che osserviamo dall’altra parte dell’Atlantico, sembra ogni giorno di più che in Europa ci siano vecchi interessi radicati che si nascondono dietro lo spauracchio dei ‘cattivi sovietici’.Sentiamo slogan di quel periodo, come ‘disinformazione’ e ‘propaganda’, usate da coloro ai quali semplicemente non piace l’idea che qualcuno con un punto di vista alternativo possa esprimere un’opinione diversa.O addirittura – Dio non voglia – che qualcuno possa votare in modo diverso o, peggio ancora, far vincere un’elezione ad altri!
Ora, ricordo a tutti che questa è una conferenza sulla sicurezza e sono certo che siete tutti venuti qui preparati a parlare di come siete intenzionati ad aumentare la spesa per la difesa nei prossimi anni, dandovi degli obbiettivi, e questo è fantastico, perché come il presidente Trump ha chiarito abbondantemente, egli crede che i nostri amici europei debbano svolgere un ruolo più importante nel futuro di questo continente.
Non pensiamo che sentiate il termine ‘condivisione degli oneri’ come un’ imposizione, ma pensiamo che costituisca una parte importante del partecipare a un’alleanza condivisa.
Pensiamo che sia ora che gli Europei si facciano avanti, mentre l’America si concentrerà su aree del mondo che sono in grande pericolo.
Ma lasciate che prima vi chieda come potrete anche solo iniziare a parlare di questioni di bilancio se prima non sappiamo cosa stiamo difendendo.
Ho sentito già molto nelle mie conversazioni;ho avuto molte, molte fantastiche conversazioni con molte delle persone ora riunite qui in questa stanza.
Ho sentito parlare molto di ciò da cui dovete difendervi e di quanto sia importante, ma ciò che mi è sembrato un po’ meno chiaro – e certamente la penso come molti cittadini europei – è da cosa esattamente vi state difendendo.Vorrei capire qual è la visione positiva che anima questo patto di sicurezza condiviso che tutti noi crediamo sia così importante.
Perchè credo profondamente che non ci possa essere nessuna sicurezza se hai paura delle voci, delle opinioni e della coscienza del tuo popolo.L’Europa deve affrontare molte sfide, ma la crisi che questo continente sta affrontando in questo momento – la crisi che vogliamo affrontare tutti insieme – è una nostra creazione.
Se tirate avanti con la paura dei vostri elettori non c’è nulla che l’America possa fare per voi, né, per quel che conta, c’è qualcosa che voi possiate fare per il popolo americano.Popolo che mi ha eletto e ha eletto il presidente Trump.
C’è bisogno di mandati democratici per realizzare qualcosa di valore nei prossimi anni.Sembra che non sia ancora capito che mandati deboli producono risultati deboli, instabili, mentre c’è così tanto di valore che può essere realizzato con il tipo di mandato democratico che penso deriverà dall’essere più attenti alle voci dei cittadini.
Se vuoi godere di un’economia competitiva, se vuoi godere di energia a prezzi accessibili e catene di approvvigionamento sicure, allora hai bisogno di mandati solidi per governare, perché devi fare delle scelte difficili per realizzare tutte queste cose.Tutti sappiamo bene che in America non puoi ottenere un mandato democratico censurando i tuoi oppositori o mettendoli in prigione.E questo sia che si tratti del leader dell’opposizione che di un umile cristiano che prega nella sua casa o di un giornalista che cerca di riportare delle notizie.Sappiamo anche che non puoi vincere ignorando la tua di base elettorale su questioni come chi può far parte della nostra comunità, e di tutte le sfide urgenti che affrontano le nazioni qui rappresentate.
Credo che non ci sia oggi nulla di più urgente delle migrazioni di massa. Quasi una persona su cinque che vivono in Germania si è trasferita qui dall’estero.Questo è ovviamente un massimo storico; è un numero simile a quello degli Stati Uniti. E’ anche al suo massimo storico il numero di immigrati che sono entrati nell’UE da paesi extra UE, che è raddoppiato tra il 2021 e il 2022 – e naturalmente è aumentato molto da allora.Sappiamo che questa situazione non si è materializzata dal nulla ma è il risultato di una serie di decisioni consapevoli prese dai politici in tutto il continente – così come da altri in tutto il mondo – nell’arco di un decennio.
Abbiamo visto gli orrori provocati da queste decisioni, qui giusto ieri, e naturalmente non posso citarlo di nuovo senza pensare alle povere vittime che hanno avuto una splendida giornata invernale qui a Monaco rovinata in quel modo.Quindi i nostri pensieri e le nostre preghiere sono con loro e rimarranno con loro, ma dobbiamo chiederci, prima di tutto perché tutto questo sia successo.
E’ una storia terribile, certo, ma è una storia che abbiamo sentito troppe volte in Europa e sfortunatamente ancora più volte negli Stati Uniti.Così ecco che un richiedente asilo, un giovane sulla ventina già noto alla polizia, lancia un’auto contro la folla e distrugge una comunità: quante volte ancora dobbiamo subire queste battute d’arresto spaventose prima di cambiare rotta e portare la nostra civiltà condivisa in una nuova direzione?
Nessun elettore in questo continente è andato alle urne per aprire le porte a milioni di immigrati incontrollati, ma sapete per cosa hanno votato in Inghilterra?Hanno votato per la Brexit.Che siate d’accordo o meno, in tutta Europa sempre di più hanno votato a favore per leader politici che promettono di porre fine all’immigrazione incontrollata.
Personalmente, sono essere d’accordo con molte di queste preoccupazioni, ma non pretendo che siate d’accordo con me. Penso comunque che la gente tenga alle proprie case, tenga ai propri sogni, tenga alla propria sicurezza e alla propria capacità di provvedere a se stessi e ai figli, che la gente sia intelligente e sappia cosa vuole.Penso che questa sia una delle cose più importanti che ho imparato nel mio breve periodo in politica.
Contrariamente a quello che si sente dire un paio di montagne più in là, a Davos, i cittadini di tutte le nostre nazioni non pensano a se stessi come animali istruiti o come ciechi ingranaggi intercambiabili di un’economia globale.Quindi, non sorprende che non vogliano essere messi da parte o ignorati regolarmente dai loro leader.
E’ compito della democrazia giudicare queste grandi questioni, e il luogo per farlo sono le urne.Credo che ignorare la gente – liquidare le loro preoccupazioni come insulse o peggio ancora chiudere i media o annullare le elezioni – o escludere alcuni dal processo politico, non protegga la democrazia.
In realtà è il modo più sicuro per distruggere la democrazia.Dissentire, parlare ed esprimere opinioni non è interferenza elettorale, anche quando le persone esprimono opinioni su paesi diversi dal proprio, e anche quando queste persone sono molto influenti e ascoltate.
Guardate, dico per ridere: se la democrazia americana ha potuto sopravvivere a dieci anni di rimproveri di Greta Thunberg, voi ragazzi potrete sopravvivere a qualche mese di Elon Musk.Ma ciò a cui nessuna democrazia sopravvivrà – che sia americana, tedesca o europea – è dire a milioni di elettori che i loro pensieri e le loro preoccupazioni, le loro aspirazioni, le loro richieste sono sbagliate o indegne anche solo di essere considerate.
La democrazia si basa sul sacro principio che la voce del popolo conta.Non c’è spazio per i firewall. O rispetti il principio o non lo rispetti.Il popolo deve avere voce.Come leader europei siete di fronte a una scelta – e credo fermamente che non dobbiamo avere paura del futuro – potete accettare ciò che vi dice la vostra gente – anche quando questo è sorprendente, anche quando non siete d’accordo – oppure continuare su questa strada.
Se saprete accettare, potrete affrontare il futuro con tranquillità e fiducia, sapendo che la nazione sostiene ognuno di voi – e questa per me è la grande magia della democrazia, che non è in questi edifici in pietra o in bellissimi hotel e non è nemmeno nelle grandi istituzioni che abbiamo costruito insieme – la magia è in una società condivisa.
Credere nella democrazia significa capire che ognuno dei nostri cittadini ha saggezza e ha una voce e se rifiutiamo ascoltare quella voce anche le nostre lotte più vincenti garantiranno ben poco.Come disse Papa Giovanni Paolo II, a mio avviso uno dei più straordinari campioni della democrazia in questo continente, ‘non si deve avere paura del proprio popolo’.Quindi non dovremmo avere paura del nostro popolo anche quando esprime opinioni che non sono d’accordo con la nostra leadership.Respingere le loro preoccupazioni o peggio ancora chiudere i media, annullare o rinviare le elezioni o escludere gente dal processo politico non protegge nulla, in realtà è il modo più sicuro per distruggere la democrazia”.
Jack Vance – Vice Presidente degli Stati Uniti d’America